Il Maestro T. Krishnamacharya è stato un pioniere nel riproporre gli antichi insegnamenti dello Yoga e nel preservarne la validità per il mondo moderno.
In un’epoca in cui gli insegnamenti tradizionali dell’India stavano per scomparire, ravvivò l’antica tradizione dello Yoga in funzione del mondo moderno (nella sua biografia si racconta che la pratica di Asana era così poco conosciuta in India che il giovane Krishnamacharya, intorno al 1916, dovette andare in Tibet per cercare un Guru che gliele insegnasse e con cui rimase poi per sette anni).
Nella sua lunga vita (102 anni) fu oltre che insegnante di Yoga, maestro in Ayurveda e Sanscrito, sua la riscoperta e traduzione di un antico testo sanscrito sullo Yoga :
lo “Yoga Rahasya”.
Consapevole del grande cambiamento che il mondo stava attraversando, è stato il primo ad aprire l’insegnamento del Canto Vedico alle donne (prima degli anni 50 riservato in India solo agli uomini). Egli ha sostenuto con forza un approccio intelligente allo Yoga, nel quale gli strumenti e le tecniche sono adattate nel rispetto dei bisogni, delle capacità e delle richieste di ogni individuo.
La popolarità e la fama dei suoi studenti, tra i quali Indra Devi, Pattabhi Jois, B.K.S. Iyengar e soprattutto T.K.V. Desikachar , sono testimonianza dell’importanza del lavoro e degli insegnamenti di tutta la sua vita e della sua rilevanza come uno dei più grandi maestri di yoga dell’era moderna.
Krishnamacharya insegnò per quasi tutto il secolo passato. Durante questo lungo periodo non si stancò mai di ribadire che la pratica Yoga deve adattarsi all’individuo, e non viceversa.
A lungo termine non si possono ottenere benefici da una pratica “standard e generica”, poiché ogni persona è unica (con profonde differenze nell’età, stile di vita, sesso, clima, alimentazione, malattie, ecc.). Un insegnante di Yoga dovrebbe rispondere ai bisogni dello studente, confezionando una pratica su misura per lui e basata sulle possibilità evidenti in quel momento.Solo più tardi,grazie all’applicazione regolare, si potrà prendere in considerazione il cambiamento, modificando il percorso.
Quindi, pur nel rispetto dell’essenza della tradizione e delle Asana classiche, ha sviluppato un metodo che trova la sua maggiore espressione nell’insegnamento individuale, tenendo in considerazione l’unicità dello studente, al quale non può calzare un “vestito buono per tutti”, ma che , per ottenere dallo Yoga dei reali benefici, ha bisogno di un “abito su misura”.
Figlio e studente di Krishnamacharya continua a trasmettere fedelmente questa tradizione nel 21° secolo.
Ha avuto un ruolo importante nel costruire un ponte tra lo Yoga ed altri mezzi di guarigione, ispirando migliaia di praticanti in tutto il mondo.
Inizialmente seguì un percorso diverso dal padre, laureandosi in Ingegneria. Solo successivamente decise di conoscere profondamente lo Yoga, e nonostante il padre lo abbia sottoposto a varie prove ( per esempio le sue lezioni iniziavano alle 3 di notte) è stato suo studente per 28 anni e rimase al suo fianco fino alla morte, avvenuta nel 1989.
Nel 1976 Desikachar ha fondato a Chennai (ex Madras) il “ Krishnamacharya Yoga Mandiram” , istituto che si occupa di Studio dello Yoga principalmente in termini individuali, e della trasmissione dell’insegnamento di suo padre oltre che del Canto Vedico.
Nel 2005 , sempre a Chennai, insieme al figlio Kaushthub ha creato il Krishnamacharya Healing and Yoga Foundation , organizzazione strutturata a livello mondiale www.khyf.com, che ha come principale scopo la diffusione dell’utilizzo dello Yoga in termini terapeutici e della certificazione di insegnanti e terapisti Yoga, nel rispetto della tradizione.
Ha pubblicato molti libri in varie lingue. In Italiano sono stati tradotti:
“Yoga Sutra di Patanjali : una prima lettura” edizioni Campanotto
“Yoga e religiosità” edizioni Mediterranee
“Il cuore dello Yoga” edizioni Ubaldini